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Stefano Arienti Coltivazioni erbacee

Palazzo Marchi è lieto di ospitare Coltivazioni Erbacee, la mostra personale di Stefano Arienti, a cura di Elena Bray, visitabile dal 19 ottobre al 14 dicembre 2025

L’esposizione si concentra su una serie di opere che caratterizzano l’intera carriera dell’artista, ovvero i libri manipolati. I libri manipolati sono opere realizzate partendo da libri già esistenti che Arienti ha trasformato in opere d’arte attraverso la ripetizione di interventi semplici ma misurati come la traforazione, la pieghettatura o la cancellazione. La mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a questo corpus di opere e riunisce tutte le manipolazioni dell’artista, costituendo un osservatorio privilegiato per coglierne la pratica, radicata nell’aspetto tecnico.

L’esposizione vuole sottolineare il carattere rigenerativo della sua operazione artistica. Se da una parte il libro diventa non più utilizzabile nella sua funzione originaria perché manomesso, dall’altra acquisisce una nuova forma che lo eleva a una prospettiva diversa. Le trasformazioni cui Arienti sottopone i libri richiamano, per analogia, i cicli vitali delle piante, disvelando la radice comune di cambiamento e rinascita, insistendo su una tematica che avvicina la pratica artistica alla vita. Anche Palazzo Marchi insiste sul medesimo concetto di rigenerazione: con questo progetto intende approfondire un percorso di apertura al contemporaneo, un’attività sperimentale per dare nuovo impulso a uno spazio carico di storia e tradizione.


In occasione della mostra è stata realizzata la pubblicazione Coltivazioni erbacee: Inventario dei libri manipolati, in collaborazione con la casa editrice di arte contemporanea Via Industriae Publishing. Il volume include un saggio critico della curatrice e i disegni dell’artista ed è disponibile per l’acquisto presso il bookshop di Palazzo Marchi.

Palazzo Marchi, Strada della Repubblica 57, Parma
 
19 ottobre – 14 dicembre 2025
 
Orari:
venerdì h 14 – 19;
sabato e domenica h 11 – 19

 
Acquista il tuo biglietto online o in biglietteria

Biografia di Stefano Arienti

Nato ad Asola (1961), vive e lavora a Milano.
Attivo dalla metà degli anni Ottanta, si afferma nel clima di rinnovamento successivo all’Arte Povera e alla Transavanguardia. Arienti sviluppa una ricerca che affonda le radici nel gesto manuale e nella sperimentazione tecnica. Collage, piegatura, cancellatura o incisione diventano strumenti di trasformazione al pari delle tecniche tradizionali come la pittura o la scultura. Il suo lavoro si nutre di immagini tratte tanto dalla storia dell’arte quanto dalla cultura popolare, sottoposte a processi di manipolazione e riscrittura.

Ha tenuto mostre personali nelle più importanti istituzioni d’arte italiane fra cui: MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma), Castello di Rivoli (Torino), GAM – Galleria d’Arte Moderna (Torino), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), MAMbo (Bologna), Fondazione Querini Stampalia (Venezia), Fondazione Antonio Ratti (Como), Villa Croce (Genova), Palazzo Ducale (Mantova), Galleria Civica (Modena), Galleria Nazionale (San Marino), Villa Carlotta (Como), Villa Celle (Pistoia)

Ha partecipato a numerose mostre internazionali tra cui: Le XLIV, XLV Biennali di Venezia (Italia), XII Quadriennale di Roma (Italia), la 3a Biennale di Istanbul (Turchia), la 2a Biennale Internazionale d’Arte di Xinjiang (Cina), VII Biennale di Gwangju (Corea), IX Triennale di Nuova Deli (India)

Stefano Arienti Coltivazioni erbacee

Palazzo Marchi - 19 ottobre / 14 dicembre 2025

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